Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Qarabag:
Domani partita decisiva per il cammino in Champions. Ha visto ulteriori processi di crescita dell’energia della squadra? “Sicuramente domani è l’anniversario ella scomparsa di Maradona, sappiamo tutti quanti cosa rappresenta per Napoli, sarebbe bello se riuscissimo a dedicargli una vittoria. Sicuramente il Qarabag può essere considerata la squadra rivelazione, hanno 7 punti ottenuti in campi difficili come quello del Benfica e hanno pareggiato col Chelsea. Ci sono tanti stranieri integrati bene e hanno gente di qualità e ritmi alti. Bisognerà fare una grande gara, come sempre ci vorrà tanta energia dall’inizio, loro ne metteranno tanta”.
Napoli falcidiato dagli infortuni, ma ancora in corsa. Quanto le è pesato questo problema? “Mettiamo nella lista anche Meret che è il portiere dei due scudetti vinti. Sicuramente per ogni allenatore ci sono cose che puoi controllare, il lavoro, la preparazione tecnico tattica, quello che non puoi controllare sono i giocatori a disposizione. Da inizio anno abbiamo dovuto, e continuiamo, a fare di necessità virtù. Non dimentichiamo che i calciatori vanno in campo e poi fanno la differenza. Detto questo, bisogna cercare soluzioni e portare la soluzione migliore per gestire questi momenti. Li stiamo gestendo da inizio anno e mi auguro che giri anche un po’ ed avere una scelta più vasta senza inseguire situazioni particolari”.
Questa partita sembrerebbe una gara da non sbagliare. Come si gestiscono queste emozioni e la necessità di fare punti? “Recuperando energie, forze, la partita contro l’Atalanta ha portato un dispendio molto importate e quando incontri questo tipo di squadra devi fare una partita intensa se no fai fatica. Ci portiamo dietro la positività del risultato e della prestazione, dà positività e linfa, domani sarà una partita importante ma siamo abituati a considerare tutte le partite come importanti. Domani è uno step di rilievo nel cammino in Champions, ci arriviamo a livello morale in maniera giusta sapendo che domani dovremmo dare tutto quello che abbiamo”.
Come stanno Hojlund e Rrahmani? Gilmour e Spinazzola? “Hojlund e Amir sono state sostituzioni tecnico tattiche durante la partita. Amir veniva da due partite intense in Nazionale e aveva speso tante energia, per Hojlund lo stesso, aveva dato tuto quello che aveva. Gilmour e Spinazzola sai mi piacerebbe a volte che ne parlassero più i medici della situazione infortuni, sono più appropriati, non sono infortuni muscolari, se mi chiedete i tempi di recupero oggi non riesco a sapere”.
Subito dopo l’Atalanta ha detto che bisognava continuare così col coinvolgimento di tutti. “Io penso che l’Atalanta sia stata abbastanza chiara, hanno giocato 5 giocatori nuovi, 6 con Elmas. Penso che sono abbastanza coinvolti e devono esserlo perché per forza di cose devono crescere ed essere coinvolti di più vista l’indisponibilità di molti calciatori. Bisogna sfruttare queste occasioni per migliorare e coinvolgere di più tutti”.
Neres e Lang che tipo di risposta hanno dato? La loro amicizia può essere un valore aggiunto? “Farei un minimo di distinzione, Noa è arrivato quest’anno e Neres l’anno scorso è stato decisivo, non stiamo andando a scoprire un calciatore nuovo. Sicuramente la partita contro l’Atalanta ha cisto un’ottima prestazione, ha fatto due gol David ed uno Noa. C’è da continuare, l’Atalanta è il passato, domani c’è da dare risposte e conferme e andare avanti”.
LA difesa a 3 è stata un’esigenza. Lavorerete ancora su questo sistema? “Guarda sicuramente la svolta sulla difesa a 3 è figlia dell’emergenza, non tanto la difesa ma il centrocampo a 2. Avere la possibilità di avere un’alternativa in panchina, che nel caso dell’Atalanta era Elmas anche se non è proprio il ruolo suo. Diciamo che è un centrocampo a due più di una difesa a 3, bisognerà continuare e fare di necessità virtù presentando sempre una squadra organizzata. Devi lavorare sui sistemi per mettere i calciatori nelle condizioni di affrontare le partite nel modo migliore sia in fase di possesso che di non possesso”.
Lukaku molto coinvolto. Quanto è importante recuperarlo nel gruppo? Può essere pronto per la panchina per la Roma? “Non è assolutamente pronto, ha ancora da lavorare, sul fatto della sua importanza, sotto tutti i pu9nti di vista, lo sappiamo benissimo. Parliamo di un giocatore riconosciuto da l punto di vista internazionale, dà tanto sia quando gioca che dentro lo spogliatoio, è no dei più carismatici, averlo recuperato sotto questo punto di vita, visto che si è curato per diversi emesi in Belgio, è importante, sono situazioni dove devi metterti l’elmetto, tutti possono dare il proprio contributo, chi con la presenza e chi, abile, può andare in campo”.



















