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CAMBIANO GLI INTERPRETI MA LA MUSICA È SEMPRE LA STESSA

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Dopo un primo tempo da cancellare con alcuni giocatori inguardabili, il Napoli riesce, nella ripresa, a ribaltare il risultato dominando in lungo e largo con alcuni protagonisti in negativo dei primi 45’ che si presentavano in campo trasformati e mi riferisco in particolare a Lozano. La distrazione difensiva di Di Lorenzo, sul gol polacco, veniva cancellata dal numero 22 azzurro con un secondo tempo alla garibaldina. Un risultato meritato anche se qualche giocatore non ha dato i segnali che Spalletti forse si aspettava: Petagna goffo ed impacciato non si è mai reso pericoloso ed è stato sempre neutralizzato da una retroguardia comunque modesta. Demme non ha convinto sbagliando molto e dando scarsa copertura, un giocatore sul quale Spalletti non può ancora contare; Lozano in versione  dottor Jekyll e mister Hyde, con un primo tempo da schiaffi ed una ripresa da applausi. Di Lorenzo, Anguissa e Rrahmani costretti agli straordinari dovranno stringere i denti per altri tre giorni e poi, finalmente, tirare un po’ il fiato nazionali permettendo. Una vittoria che fa sentire di meno la fatica e contribuisce a dare più convinzione e certezze a quei giocatori che hanno avuto un minutaggio minore ma la nota più confortante per Spalletti e per i tifosi è che pur cambiando gli interpreti la musica suonata dagli azzurri è sempre la stessa.

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