Francesco Calzona, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match di questa sera contro la Juventus:
“Sono felicissimo per la vittoria, però abbiamo ancora tanto da fare”.
Il peso di questa vittoria? “Chiaro che la squadra vincendo questa partita ha dato un segnale, segnale che vuole raggiungere posizioni importanti. Vedo una squadra coesa che ha voglia di migliorarsi, che viene a Castel Volturno con voglia di stare insieme. Ma il percorso è lungo, dobbiamo migliorare su tante cose”.
Su Kvara e Osimhen: “Sono due giocatori fortissimi, fondamentale per la squadra. Non tutti li hanno. Hanno passato un momento di difficoltà ma sono tornati quasi sui loro livelli. Vorrei parlare anche degli altri, questa squadra nei momenti di difficoltà della partita ne è venuta fuori, rischiando qualcosina, e dobbiamo migliorare. Poi anche sul possesso palla dobbiamo migliorare, troppo sterile. Chi entra mi dà una grande mano, alla fine del primo tempo tutti erano pronti per andare a scaldarsi, per me questi sono segnali importanti, si parte da qui”.
Cosa manca al Napoli? Su Rrahmani: “In 10 giorni non si fanno i miracoli, ci vorrebbe il tempo, anche se non lo abbiamo. I ragazzi stanno apprendendo velocemente e questo mi rende felicissimo, ma per natura non sono mai contento. Ho pensato più agli errori fatti che alla gioia della vittoria. Rrahmani ha avuto un indurimento dell’adduttore, ha chiesto il cambio per non rischiare di farsi male di più. Domani verrà valutato”.
C’è tempo per risolvere i problemi prima del Barcellona? “Come dicevo prima ci vorrebbe tanto tempo ma non ce l’abbiamo. Dobbiamo velocizzare memorizzando più nozioni possibile. Siamo rientrati in gioco per l’alta classifica e abbiamo la partita col Barcellona. Ma non dimenticherei la partita di Torino. Dobbiamo fare risultato anche se non siamo pulitissimi, abbiamo l’’obbligo di migliorare giorno per giorno”.
C’è stato uno scatto mentale da quando è arrivato. “Io non ho fatto niente di particolare, è stata la disponibilità dei ragazzi. Io gli ho detto di giocare Tranquilli e di applicarsi in allenamento e di ritrovare entusiasmo nello stare insieme. Ho parlato poco perché dopo le vicissitudini dei mesi passati avranno una testa enorme. Gli ho detto poche cose chiare e loro stanno rispondendo”.
Quanto è stato importante il vostro coraggio nella costruzione dal basso?“Creo tanto nella costruzione. Chiado ai ragazzi di alzare poco la palla. La Juve a tratti ci ha messo in difficoltà ma è una squadra forte con giovani interessanti. Sono seconda in classifica. Cia spettavamo una partita dura ma alla fine ci siamo venuti a capo”.
