Francesco Calzona, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match di Champions League di questa sera contro il Barcellona:
Sui problemi in fase difensiva: “Si interviene lavorando ed avendo il tempo per farlo. Non abbiamo avuto tantissimo tempo per lavorare. Questo è un difetto e anche grosso. Le distanze le abbiamo perse a tratti. Chiaro che il problema più grosso è stato quello delle palle perse, almeno nella prima parte di gara. Ci siamo persi sul lungo ma abbiamo avuto anche l’opportunità per pareggiare”.
La preoccupano più gli errori difensivi o i gol mancati? “Questa è una squadra che nel bene e nel male riesce a trovare al via del gol. Dobbiamo aggiustare la fase difensiva preventiva, oggi non l’abbiamo fatta bene. Dobbiamo allungare il periodo in cui si lavora bene in fase difensiva, non è un problema di linea ma dia squadra. Dobbiamo assolutamente migliorare”.
Cosa resta a questo Napoli? “La matematica non ci condanna, dobbiamo fare punti e cullare il sogno di raggiungere posizioni importanti. Dobbiamo lavorare, correggere gli errori e pensare a vincere le partite ed a fare prestazioni”.
Con quanti rimpianti va via? Teme che questa eliminazione possa avere ripercussioni? “Chiaro che venire a Barcellona ci sta di perdere, dobbiamo perdere con più rammarico. Perché a tratti abbiamo sbagliato troppo ed è una cosa che non mi piace assolutamente. Per tratti abbiamo fatto bene ma per un lasso di tempo troppo limitato. Chiaro ci sia delusione ma dobbiamo ripartire: domenica abbiamo una partita importante a Milano, dobbiamo sognare e aggrapparci al sogno di cullare l’obiettivo nostro”.
Sul rigore: “Io l’ho rivisto, ho parlato con le televisioni italiane e gli esperti dicono che era rigore. Chiaro che un minimo d’attenzione in più mi sarebbe piaciuto ma ripeto quello che dicono gli esperti italiani. Tutti hanno detto che era calcio di rigore”.
C’è più rammarico o più fiducia per aver tenuto testa al Barcellona? Sui primi due cambi la squadra ha accusato alcuni minuti di giro a vuoto. “Tutte e due, sia rammarico che la nota positiva. Rammarico perché potevamo avere più minutaggio però la nota positiva è che abbiamo giocato alla pari col Barcellona che è ancora in lotta per vincere la Liga. Per quanto riguarda i cambi, io volevo alzare la pressione, ho messo gente che mi aspettavo che facessero questo. Magari on è andata benissimo ma devo sfruttare il mio parco giocatore. A volte fai dei cambi perché pensi di migliorare la situazione e poi non è così. Lindstrom è un giocator di gamba come lo stesso Olivera. Vero che non ci siamo riusciti come pensavo. Non abbiamo migliorato la situazione”.
Nel primo tempo avete tenuto molto bene il campo tranne per i primi minuti. “La parte finale non l’abbiamo fatta bene, abbiamo cambiato modulo e questa squadra adesso non è in grado di farlo. Questa ssquadar4 ha bisogno di certezze. Ci abbiamo provato. Dobbiamo lavorare sulle certezze e affidarci poco al caso. Abbiamo tenuto a tratti testa al Barcellona, per competere con queste squadre va allungato il minutaggio. Mi dispiace solamente per le troppe palle perse, non le puoi concedere a squadre di questo livello. L’organico è questo e mi adatto. Tutti hanno caratteristiche diverse, a volte può essere un bene altre un male, però Anguissa e Lobotka sono certezze e si cerca di tenerli il più possibile in campo. Dobbiamo allungare il minutaggio da padroni del campo”.
La squadra ha dato il 100%? Questa sconfitta in prospettiva lotta Champions che motivazioni dà? “Sotto l’aspetto dell’impegno non penso che non abbiano dato il 100%. Sicuramente abbiamo sbagliato tatticamente delle cose. C’è delusione ma come ho detto ai ragazzi abbiamo davanti un bel po’ di partite. Finché c’è speranza dobbiamo cullare questa possibilità”.
