Il difensore del Napoli, Alessandro Buongiorno, ha parlato in esclusiva a Radio CRC lanciando un messaggio chiaro e carico di determinazione in vista del finale di stagione. Un intervento che riflette la mentalità di un gruppo che non vuole fermarsi proprio adesso.
“Ci crediamo – ha dichiarato Buongiorno –. Manca solo l’ultimo tassello, la ciliegina sulla torta. Sarebbe il coronamento di una stagione positiva, costruita passo dopo passo senza mai mollare. Ora serve l’ultimo mattoncino”. Il centrale ha fatto anche il punto sulle sue condizioni fisiche: “Sto meglio, sto provando a recuperare. Vedremo nei prossimi giorni”.
A chi gli ha chiesto un commento sull’ultima gara contro il Parma, Buongiorno ha risposto con grande lucidità: “Nessuna partita è semplice, specialmente in trasferta. Questo campionato ci ha insegnato che ogni sfida è una battaglia. A Parma potevamo fare meglio davanti, ma anche l’Inter ha pareggiato lì. Ora dobbiamo pensare all’ultima e non possiamo permetterci errori”.
Sulla sfida decisiva contro il Cagliari: “È una squadra tosta, in piena lotta salvezza. Ci aspettiamo duelli duri, tanti scontri individuali: dovremo vincerli e poi imporre il nostro gioco. L’atteggiamento farà la differenza”.
Il difensore ha poi sottolineato l’importanza della componente emotiva: “Il pallone non deve scottare. Servono energia positiva, determinazione e consapevolezza. Non dobbiamo farci frenare dalle emozioni negative”.
Fondamentale, secondo lui, anche il supporto del pubblico: “I tifosi ci sono stati accanto fin dall’inizio. Anche a Cagliari sentiremo la loro presenza. Giocheremo davanti a 50mila al Maradona, ma ci seguiranno anche da casa e in città. Questa spinta è una risorsa”.
Sul bilancio personale e collettivo: “Nessuno si aspettava questo Napoli, ma noi sapevamo che dentro avevamo qualcosa. È uscito fuori grazie al lavoro e allo spirito di gruppo. A livello personale mi sento cresciuto: Napoli è una città passionale e autentica, ho imparato tanto anche fuori dal campo. L’onorificenza a Cardito? Un onore che porterò sempre con me”.
Infine, un messaggio per tutta la squadra e l’ambiente: “Ora serve compattezza. Dobbiamo restare uniti, dentro e fuori dal campo. Solo così possiamo chiudere nel modo giusto e andare a prenderci ciò che ci meritiamo”.
