Lorenzo De Silvestri, capitano del Bologna, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa italiana contro il Napoli:
Quanto bisogna essere forti mentalmente domani? “Noi squadra siamo una bella realtà sotto il profilo umano, ciascuno di noi prende l’iniziativa di parlare e motivare, questo è molto bello, avere un solo leader non è bello. Orsolini in quel caso ha cercato di motivare tutti gli altri compagni. La Coppa è qui, noi portiamo l’esperienza della finale di Coppa Italia, l’affronteremo come abbiamo affrontato le altere partite di questo percorso. Sono molto fiducioso”.
Sei un po’ un mentore nel tuo team. Cosa stai preparando in vista della finale? “Sinceramente vado molto a braccio, mi fido del mio istinto. Mi piace mettere a disposizione la mia esperienza ed i miei 20 anni in Serie A. Il gruppo sono 3 stagioni che performa a livello mentale. Sono orgoglioso di essere capitano di questo gruppo. Ognuno sa quello che deve fare, il proprio ruolo. Poi c’è predisposizione a fare gruppo, anche chi gioca meno è molto coinvolto nelle dinamiche di spogliatoio. Ci son poche preparazioni da fare”.
Quanto significa al club di fare la storia. Cosa pensa del tempo a Riyadh? “Abbiamo già fatto la storia vincendo la Coppa Italia, abbiamo guardato le immagini coi ragazzi ma adesso c’è una nuova sfida. Quando alzi l’asticella ci sono sempre nuovi risultati da ottenere. Questo è anche motivo d’orgoglio, le pressioni aumentano ma sono bellissime. Quando hai un po’ di esperienza capisci che ti rendono vivo e ti piace viverle e affrontare squadre sempre più forti. Noi striamo bene insieme ovunque, stare in albergo anche con lo staff e tutte le persone dietro le quinte che si sono fatti in 4 per noi, li ringrazio pubblicamente, si sono fatti il mazzo per noi. Ci teniamo ad alzare il trofeo anche per loro”.
Clima molto disteso in rifinitura. È il segnale che mentalmente vi sentite liberi nonostante la finale? “Chi segue il Bologna sa che questo è un gruppo che si concentra anche così, noi tutti i giorni stiamo bene insieme scherziamo e ridiamo, ma quando c’è da pedalare siamo pronti. Abbiamo fatto grandissime partite in questa maniera. Siamo degli amici, per me questa è la chiave, stare bene insieme per me è importante. L’uomo viene sempre prima del calciatore, io ne ho fatto una filosofia di vita. Questo gruppo ha affrontato tante sfide da Sinisa in poi e tutte alla grande”.



















