Luigi Apolloni, ex calciatore ed ora allenatore, è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio:
Sulle squadre italiane nelle competizioni europee: “Le squadre stentano, però è importante che siano sempre lì. Dispiace per l’Atalanta, che stava facendo una rimonta importante, ma nella prima parte della gara ha sofferto molto gli spagnoli del Villarreal. Anche il Napoli ha sofferto, poi ha vinto con merito. Stesso discorso per la Lazio, che ha impattato sullo 0-0 contro il Galatasaray. Ad ogni modo gli uomini di Sarri sono riusciti a passare il turno. Dispiace per il Milan, che ha cercato quantomeno di tagliarsi uno spazio in una competizione così importante come la Champions League. Le competizioni europee ti permettono di metterti in evidenza: è chiaro che il calcio italiano sia indietro rispetto al calcio spagnolo e tedesco. Hanno fatto più investimenti e hanno avuto pazienza con i rispettivi progetti. Ci sono diverse difficoltà: i calciatori devono ambientarsi, servono tempistiche, c’è necessità di creare una realtà vincente, al di là poi degli investimenti economico”.
Sulle esperienze all’estero per un allenatore: “Sicuramente ti porta di fronte a una realtà diversa, a una cultura diversa. Se vai in alcuni Paesi in cui ti devi allenare sempre al coperto, è molto diverso. Va anche detto però che i migliori allenatori sono italiani. C’è maggiore conoscenza del calcio in Italia. Poi i calciatori sono fondamentali, sono loro che rendono forte l’allenatore e non il contrario. Il tecnico deve essere bravo nel proporre un’idea di calcio che si sposi al meglio con le caratteristiche dei propri calciatori. In ultima, ma non meno importante, la società dev’essere di livello, bisogna che ti faccia lavorare in una certa maniera. Ci sono tante componenti importanti per creare un ambiente vincente”.