Un Super Napoli si aggiudica meritatamente la Supercoppa Italiana, la terza della sua storia, uguagliando il Napoli di Maradona che nel 1990 riuscì nell’impresa di aggiudicarsi scudetto e Supercoppa. Una finale praticamente senza storia con gli azzurri padroni del campo per tutti i 90’ con una serie di occasioni da rete create e non concretizzato per sfortuna, bravura di Ravaglia ed imprecisione. Una vittoria che arriva dopo il bel successo contro il Milan in semifinale e che ha visto il Napoli vestire i panni del mattatore della manifestazione, con quattro gol fatti e nessuno al passivo, a ribadire le gerarchia che ancora oggi vedono gli azzurri salire sul gradino più alto del podio. Una vittoria che, per come maturata attraverso il gioco e la determinazione, aumenta l’autostima ma soprattutto candida i Campioni d’Italia in carica come l’avversario da battere. Una squadra sapientemente organizzata da Conte capace di non far avvertire assenze importanti come quelle di Lukaku, De Bruyne, Anguissa e Gilmour, con l’allenatore partenopeo bravo a trovare la soluzione tattica più idonea ai giocatori a disposizione. Senza Lukaku, il tecnico azzurro ha costruito un Hojlund, sul modello di “Big Rom” che, con sette reti e due assist, sta risultando determinante così come un Neres (tre reti nelle due gare di Supercoppa) a tratti irresistibile. Che dire, poi, di un rigenerato Juan Jesus, capace di relegare in panchina il centrale della nazionale Buongiorno, o del jolly Elmas, senza dimenticare il ritrovato Politano. Un Napoli entusiasmante atteso, tra sei giorni, alla controprova in Lombardia contro la matricola terribile Cremonese reduce dal pareggio all’Olimpico contro la Lazio, in una gara che dovrà vedere gli azzurri sfatare il tabù trasferta che sta caratterizzando questa prima parte di stagione. Ripartire in trasferta anche in campionato rilancerebbe le quotazioni degli azzurri nel borsino scudetto mettendo pressione alle due milanesi che guidano la classifica. Nel frattempo il Club di Aurelio De Laurentiis mette in bacheca un altro trofeo e rimpingua le casse sociali con ben 9,5 milioni, premio spettante alla vincitrice della Supercoppa, e con un mercato che sta per aprire i battenti dal quale Conte ed i tifosi si aspettano subito un colpo a centrocampo per tamponare l’emergenza venutasi a determinare dai tanti importanti infortuni
