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ADL CHIEDE L’INTERVENTO DEL GOVERNO PER LA RIDUZIONE DEL NUMERO DELLE SQUADRE

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Nel suo intervento al Senato, De Laurentiis ha senza mezzi termini chiesto l’intervento del Governo per risolvere alcuni problemi organizzativi che a suo dire la Lega non ha la forza di risolvere: “Noi, abbiamo, tra l’altro, permesso un caos totale nel passare dal 1986 da 16 squadre a 18 prima e a 20 poi ma le partite passarono e passeranno, fino al nuovo campionato, da 45 a 75/80 e, quindi, i giocatori verranno usurati perché, per chi dovesse arrivare fino alla fine di tutte le partite da affrontare, ci sarà un’usura tale per cui quel campione ipotetico l’anno successivo, probabilmente, dovrà stare in pensione e non poter partecipare con la stessa fisicità, preparazione e mente preparata al successivo campionato. E poi di conseguenza le entrate saranno commisurate a questa quantità di energia sprecata dove soltanto le istituzioni calcistiche porteranno a casa un risultato economico sulle nostre spalle e sui nostri investimenti. Cosa fare dunque? La Lega di serie A non non avrà mai la forza di ridurre il numero delle squadre, lo deve fare il Governo, cioè il Governo deve prendere atto che dai prossimi campionati le squadre devono essere “x” e non “y” perché non ci sono i fatturati possibili per giustificarne l’esistenza. Questo campionato, poi, bisogna che il Governo capisca, che è portato avanti da 6 massimo 8 società, tutto il resto è fuffa. Allora anche qui bisogna uscire allo scoperto: o lo sport calcistico per quanto attiene alla serie A è veramente da considerarsi un’industria oltre che uno sport, o no. Perché c’è questa commistione mai separatisi per la quale si poi si creano le dovute incongruenza. Allora, noi, per esempio, vorremmo che il governo stabilisse un voto ponderale a favore delle 6/8 società che sono determinanti per la costituzione di un campionato, perché altrimenti il campionato non si reggerebbe in piedi. Non possiamo continuare le  6-8 società ad accumulare debiti. Noi del Napoli abbiamo chiuso il bilancio con un utile di 83 milioni, ma con quale fatica? Non potendo investire sull’impiantistica, non potendo investire sui vivai, dovendo esistere in un coacervo politico difficile come quello del Sud, che non è certamente aiutato dai fratelli del Nord. Allora che cosa fare? Bisogna creare questo voto ponderale, perché attraverso il voto ponderale le 6 società che avrebbero la maggioranza, creerebbero quei presupposti di maggiore economicità della quale beneficerebbero anche le squadre minori, che però si devono fidare, perché altrimenti loro creano sempre l’ostacolo per prendersi una mollica in più e non per prendersi un primo, un secondo un terzo e un dolce come meriterebbero.

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