Un Napoli tutto cuore riscatta le ultime opache prestazioni almeno sotto il profilo caratteriale. Gattuso fa di necessità virtù e mette in campo il miglior undici possibile che gli consente l’infermeria. Nel riscaldamento il tecnico perde anche Ospina ma Meret non lo fa rimpiangere. Rrahami diventa un muro insormontabile mettendo toppe anche all’incapacità di Maksimovic ancora tra i peggiori insieme al disastroso Di Lorenzo ed all’imbarazzo te Bakayoko. Lozano si conferma su ottimi livelli ed Insigne si riscatta. Le pagelle:
MERET 7 qualche buona uscita e due parate d’istinto a salvare il risultato.
DI LORENZO 4 Solo errori in appoggio, spesso fuori posizione ed in ritardo sugli avversari.
RRAHMANI 7 Insuperabile sulle palle alte, sbroglia alcune pericoli 8n area azzurra e si procura il rigore della vittoria
MAKSIMOVIC 3 sempre in ritardo, perde sempre il contatto dall’avversario, impreciso negli appoggi, una vera piaga
RUI 6 attento in difesa con un paio di preziose diagonali, non riesce ad essere altrettanto efficace in ripartenza
BAKAYOKO 4 sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare ma Gattuso lo lascia in campo fino al 90’
ZIELINSKI 5 Si danna l’anima ma proprio non ci si ritrova in un ruolo non suo
LOZANO 6,5 Lotta e combatte anche se alle prese con un infortunio
INSIGNE 6,5 Si adatta in una posizione non sua e si prende la grossa responsabilità di tornare sul dischetto contro la Juve
POLITANO 6 non la sua migliore partita ma deve sacrificarsi a fare la fase difensiva che non è proprio il suo forte
OSIMHEN 5 Prova a lottare ma non è nelle sue corde, non riesce a trovare spazio nella difesa avversaria e non vede mai la porta
ELMAS 5 Non riesce ad entrare in partita anche perché cambia tre ruoli in 25’
PETAGNA 2 Ai limiti dell’indecenza, manda su tutte le furie il suo allenatore e tutti i tifosi azzurri. Incapace perfino di stoppare un pallone
FABIAN 4 lo stesso giocatore pre-COVID: lento, lezioso ed inutile
LOBOTKA SV
GATTUSO 5,5 Questa volta la scelta degli undici è obbligata però risulta incomprensibile non tirare fuori un Bakayoko che si stava creando più pericoli degli avversari.