Mario Giuffredi, agente di molti giocatori del Napoli tra cui Politano, ha parlato del suo assistito ai microfoni di Radio CRC:
“Tutti noi abbiamo temuto il peggio quando a Bologna Antonio Conte ha fatto quelle dichiarazioni, ma noi non possiamo sapere cosa c’era nella testa del tecnico, perché ha fatto quelle dichiarazioni e perché cosa voleva scaturire. Evidentemente quelle parole non erano un sintomo per dire: “Adesso basta, mi fermo qua”, ma per scatenare una reazione d’orgoglio da parte dei giocatori, per far prendere coscienza alla squadra della situazione e tirare il meglio fuori dai giocatori. Non possiamo sapere se fossero dichiarazioni di resa, ma il fatto che i giocatori danno il massimo e che credano sempre in quello che fa è scontato. Magari quelle dichiarazioni hanno scosso l’ambiente e aiutato la squadra a riprendere questo percorso.
Per esempio, nella squadra che vinse il primo scudetto Politano ricopriva il ruolo di esterno offensivo e, infatti, faceva della fase offensiva la sua forza. Ora nella squadra di Conte lui ricopre un ruolo prettamente difensivo e di grande sacrificio, seguendo sempre le direttive del tecnico. Questo lo puoi fare solo se credi nel tuo allenatore e se lo seguì alla morte.
Siccome vengo accusato di criticare l’allenatore quando non fa giocare i miei assistiti, ci tengo a sottolineare che Politano nelle ultime cinque partite non ha giocato ed io non ho mai detto una parola. Conte può avere tanti difetti, ma ha un grande pregio: la meritocrazia! Se Politano non ha giocato vuol dire che non era in condizione e non meritava di giocare. Io da fuori vedo attentamente l’operato degli allenatori sui miei giocatori. L’operato di Conte è di grande sincerità e serietà tanto che non regala niente a nessuno. Tutto ciò vuol dire che chi sta fuori è più sereno perché sa che l’allenatore non si fa condizionare e sono sicuro che quando meriterà, Politano giocherà. Tutti noi che siamo intorno al Napoli, abbiamo sempre seguito l’allenatore e creduto in quello che faceva.
Quando si vince, l’emozione c’è sempre ed è normale che ci sia per uno come me che è partito da zero. Le vittorie non sono mai scontate e successi come quello di ieri ci aiutano a ripercorrere la storia della nostra vita professionale dove siamo partiti fino a dove siamo arrivati con i miei giocatori, in questo caso con Giovanni, poiché pensi: “Non avrei mai pensato di ottenere queste vittorie e successi e che tutte queste cose accadessero
Giovanni ha avuto persino un momento di black-out nell’anno del decimo posto e nel post dove stava per andare via. Vedere quello che ha fatto è sensazionale e bellissimo. A lui sono molto legato poiché oltre ad essere un grande calciatore, è un grande uomo e ragazzo di grande umiltà. Mi auguro che sia Politano che Di Lorenzo chiudano il 2026 vincendo il terzo scudetto e vadano a giocarsi il mondiale da grandi protagonisti”.


















