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Bologna, Italiano in conferenza: “Conte è tra i più bravi al mondo ed è fonte di ispirazione…”

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Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa italiana contro il Napoli:

Che spinta vi può dare Roberto Baggio? “Ci ha dato la spinta anche nella finale di Coppa. Quella spint6a è servita a dare qualcosa in più. Adesso abbiamo bisogno di ulteriori spinte, se dovesse arrivare anche da lui ben venga, ci giochiamo tantissimo, abbiamo avuto la capacità di arrivare in finale e giocarci una partita storica per tutta Bologna. Stiamo recuperando le energie al 100% per fare una grande partita e la stiamo preparando bene dal punto di vista mentale. La dobbiamo preparare bene sotto ogni punto di vista. Siamo chiamati a afre una grande partita per tutti. Baggio personalmente l’avevo incontrato prima della finale, è un grande tifoso del Bologno. Son felice, domani abbiamo un tifoso in più”.

Quanto bisogna essere forti mentalmente domani? “Come ho detto prima sono partita in cui c’è tanto aspetto cognitivo e mentale, devi essere dentro al partita per tutti i 90’. Nella semifinale sotto di un gol dal primo minuto non ci siamo mai disuniti, abbiamo fatto quello che dovevamo fare e alla fine siamo stati premiati. Dal primo al 90’ bisogna essere attaccati alla dinamica della partita. La cresciuta dell’anno precedente, la coppa l’anno scorso, la Champions… Tutte queste partite ci stanno dando grande forza e crescita”.

Chi sa su che cosa metteremo le mani domani. Come sta vivendo lo staff e lo spogliatoio? “Non esiste ansia, solo grande attesa ed emozione per questa partita. Solamente massima concentrazione ed attenzione, nient’altro. Cerchiamo di recuperare energie e forze, abbiamo avuto pochissimo tempo si prepararla. Domani dobbiamo mandare in campo chi può preformare ad un livello altissimo. Credo che la gioia e la felicità di aver vinto la semifinale ci farà recuperare in fretta. Niente ansia solo concentrazione sulla partita, solo quello che si deve fare in campo. Conosciamo il nostro avversario, ha cambiato qualcosina e dobbiamo farci trovare pronti”.

Che finale è per te domani? Rispetto all’ultima vedi il gruppo con una consapevolezza maggiore? “In questa competizione è la mia prima, c’è grande attesa ed emozione. Ne abbiam giocate un bel po’ ma alla fine ricordi quello che è accaduto alla fine ma la preparazione e l’attesa va dimenticata. A poca distanza dal fischio d’inizio l’emozione è diversa, tri stai giocando tantissimo e cambia l’avversario. Ogni partita è diversa, non puoi prepararla uguale ad un’altra. Ogni partita ha una storia diversa con problemi e dinamiche diverse. Dobbiamo pensare di poter dare gioia a noi stessi ed al nostro pubblico, quello è quando arrivi ad una finale. È talmente una partita diversa dalle altre che va affrontata nel migliore dei modi, già da domani mattina devi avere un focus diverso, ogni minimo errori ti porta ad avere ripianti, bisogna performare al amassimo. Domani ci sarà il Napoli campione d’Italia ma vogliamo giocarci con tutti noi stessi le nostre chances”.

Che ha pensato guardando la Coppa? “E’ molto bella dal vivo. È inutile dire che già abbiam fatto la storia. Quando si giocano le finali l’unica volontà che hai è quella di alzare il trofeo al fischio finale. Hanno detto che è vietato toccarla ma guardarla no, e quindi lo sto facendo. Ci sono sensazioni bellissime, arrivi all’epilogo di un percorso iniziato con la vittoria della Coppa Italia. Grande emozione essere qua e battagliare per un trofeo del genere”.

Sulla formazione: “Domani la dobbiamo cambiare per forza, si è fatto male Bernardeschi, perdita molto pensate per noi, il ragazzo stava svoltando sotto tutti i punti di vista. Mi dispiace, due clavicole in un anno penso sia un’anomalia. Valutare adesso bene i recuperi di chi a giocato la semifinale e cercare di non sbagliare soprattutto i primi 11. Tra quelli che partono e chi finisce, che diventano più importanti anche di quelli che iniziano”.

Le finali non si giocano ma si vincono. “Frase perfetta. Nel momento in cui perdi stai troppo male, le finali vanno giocate ma se vinci ha un sapore diverso. Questa è la mia ottava, alcune le ho vinte altre le ho perse, ma il ricordo è che sono sempre state giocate a viso aperto, a testa alta cercando di onorare una finale, che è qualcosa di straordinario a livello sportivo. È inutile dire che già abbiamo fatto un bel percorso, domani si andrà in campo e si cercherà di assecondare quelle parole lì. Però come ci siamo detti anche in semifinale non bisogna avere rimpianti, dobbiamo andare forte sotto ogni punto di vista, queste sono partite in cui gli errori devono essere quasi pari a 0”.

Senti che questa tua esperienza a Bologna sia un momento che sta entrando nella memoria collettiva della città? Questo è qualcosa di più di un lavoro? “Per me il calcio è una ragione di vita, io da quando sono nato, prima in mezzo alle strade e poi nei campetti di periferia, il calcio è ragione di vita. Poi diventa anche una professione, che fai sempre col sorriso. Non vedo l’ora di arrivare al campo dai ragazzi e preparare le partite. Mi piacerebbe sentire nei prossimi anni parlare del Bologna di De Silvestri, Orsolini ed Italiano. Non mi dispiacerebbe sentire che il Bologna di quei campioni che hanno portato in alto i colori del Bologna nel mondo”.

Conte ha rappresentato un modello per te? “Il mister con la Juve in quei 3 anni dove ha vinto 3 scudetti, ricordo uno senza perdere neanche una partita, ma aveva fatto bene anche in precedenza. L’ho incontrato da calciatore quando allenava il Bari. Vinse il campionato e poi a Siena ne vinse un altro. È tra i più bravi al mondo, ha vinto tanto e ha grande capacità dal punto di vista tattico. Poi ha grane carisma ed una grande persona. È fonte di ispirazione per tanti. A me piace guardare tutte le squadre e tutte le forme, si può cogliere qualcosa da qualsiasi allenatore e da qualsiasi partita, lo dico spesso anche ai ragazzi. Conte ha dimostrato di essere un grande e glie ne va dato atto”.

Recentemente De Laurentiis le ha fatto i complimenti. “Ho avuto il piacere di parlare col presidente, soprattutto dopo una partita, Napoli-Spezia, dentro lo spogliatoio mentre ci stavamo cambiando mi dicono che stava arrivando il presidente e mi ritrovo nello spogliatoio De Laurentiis che era venuto a fare i complimenti a me ed alla squadra perché era rimasto sorpreso da quello che avevamo proposto in quella partita. Da quando è arrivato al Napoli la squadra ha fatto uno step di crescita notevole. Un grande plauso a lui e a tutti quelli che lavorano con lui”.

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