Ruben Amorim, allenatore del Manchester United, ha parlato del momento di Kobbie Mainoo, desideroso di cambiare aria per via della gestione del suo minutaggio in gara con la maglia dei Red Devils, nella giornata di ieri durante la conferenza stampa di presentazione del match contro l’Aston Villa:
“Mainoo è un ragazzo timido, non è colpa sua. Lui è responsabile solo delle sue azioni e delle sue prestazioni, mi concentro solo su quello. È capitato anche a me quando allenavo lo Sporting che mio fratello scrivesse qualcosa sui social e poi fossi io a doverne rispondere. Io dissi: ‘lui ha la sua vita, non c’entra nulla con me’. Dunque, farò lo stesso ragionamento con Mainoo.
Kobbie deve lottare per il suo posto. Penso che non sia una brutta cosa essere sulla panchina del Manchester United quando hai 20 anni. Ricordo che Cristiano Ronaldo era in panchina, anche Rooney a volte era in panchina. Perfino Veron inizialmente non giocava. Ricordo tutta la storia del Manchester United, non c’è nessun calciatore a cui non sia capitato di stare in panchina. Quindi evitiamo rumors inutili. Che ci crediate o no, voglio solo aiutare la squadra a vincere e aiutare Mainoo a diventare un giocatore migliore.
Dico solo che cerco di vincere le partite e di dimostrare ai giocatori che, se fai le cose per bene, giocherai a prescindere dal nome”.



















