La storica sconfitta per 6-2 rimediata dal Napoli ieri contro il PSV Eindhoven lascia l’amaro in bocca e non può non far sorgere più di qualche domanda. Gli azzurri ieri sono apparsi spenti, sia sul piano mentale che su quello fisico. Non è la prima volta che vediamo un Napoli così, come ha ribadito Conte in conferenza stampa i segnali sono stati molteplici. C’è bisogno di una svolta, principalmente nel gruppo che risulta scollato, tante individualità e poca coesione, non sempre si può fare affidamento sul passaggio illuminato di De Bruyne o sulle galoppate di Hojlund, per non parlare delle letture difensive di Rrahmani che oramai mancano da inizio settembre. Occorre alzare l’asticella per evitare un tracollo europeo che sembra pericolosamente dietro l’angolo.
Nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport è stata pubblicata un’analisi del momento del Napoli:
“Il Napoli campione d’Italia umiliato dal Psv campione d’Olanda. Siamo nei dintorni del 5-0 subito dall’Inter contro il Psg, con la macro-differenza del contesto, quella era una finale di Champions, questa una partita della prima fase, e neppure impossibile nelle analisi della vigilia. Il 6-2 costringe ad abbassare l’asticella, da oggi l Napoli correrà per acchiappare i playoff, altro che ottavi diretti. La ripresa è stata una mattanza, il Psv di reti avrebbe potuto inanellarne dieci. Nel Napoli è saltato ogni equilibrio, è mancata pure la voglia di lottare, tanto che viene da chiedersi che diavolo sia successo. Il Napoli non rispondeva più ai comandi di Conte e forse lo stesso Conte non aveva più voglia di comandare davanti a tanto scempio. Per il Napoli è stata la quarta sconfitta in stagione. I bonus sono finiti”.
