Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della prima giornata di Serie A 2025/2026 che vedrà gli azzurri impegnati contro il Sassuolo presso il Mapei Stadium di Reggio Emilia:
La prima è sempre un po’ speciale. Cosa significa per voi l’infortunio di Lukaku? “Sicuramente è un infortunio importante per un giocatore che aveva un peso specifico nella squadra. Sappiamo benissimo che durante l’anno possono capitare queste situazioni, qualcosa di importante è accaduto anche l’anno scorso, non solo a livello infortunistico ma anche a livello di mercato. L’anno scorso questi ragazzi hanno dimostrato di poter far fronte a tutto. Non dobbiamo recriminare niente e non dobbiamo trovare alibi. Dobbiamo trovare la soluzione, ad ogni difficoltà abbiamo sempre lavorato per trovare una soluzione. L’infortunio fa parte del gioco così come il mercato, l’importante è lavorare per far si che quello che abbiamo a disposizione possa splendere il più possibile”.
Ripetersi è difficile ma cosa bisogna fare per provare a farlo? “Questo gruppo non ha bisogno di ripetizioni, questo è un gruppo serio di ragazzi responsabili che hanno voglia di lavorare e migliorarsi giorno dopo giorno. Non c’è bisogno di dire niente, quello che ho rimarcato è un fatto storico, non è mai successo al Napoli di ripetersi dopo la vittoria dello Scudetto. Quando siamo partiti favoriti, perdendo solo Kim e facendo un mercato da 100 milioni, siamo arrivati decimi. Questo deve essere ben chiaro nelle menti di tutti noi. Si vince tutti e si perde tutti. Sarà un campionato difficile con tante squadre attrezzate, dobbiamo fare del nostro meglio come l’anno scorso dando anche una strada a tanti. Abbiamo aperto nuovi orizzonti per tante squadre e non solo le solite note”.
State lavorando sull’inserimento di tutti e 4 i centrocampisti? “Bisogna lavorare, è inevitabile, dobbiamo trovare delle soluzioni. Il 4-3-3 è nelle corde di questa squadra e abbiamo fatto anche acquisti mirati per questo modulo, ma ci sono anche altre strade da percorrere. L’allenatore deve essere bravo a trovare una soluzione senza snaturare la squadra, facendo giocare possibilmente i migliori. Ora stiamo lavorando su altro dopo l’infortunio di Romelu”.
Contento del mercato? “Del mercato non parlo”.
Il dubbio in porta l’ha già risolto? “Non c’è nessun dubbio, ho due portieri molto bravi, non dimentico Nikita che è un ottimo terzo portiere. Si è creato un bel clima, valuterò di partita in partita. Mi fido cecamente di loro. Sono a disposizione, abbiamo cercato di alzare un pochino il livello di competizione in porta. Secondo lei ho scelto o aspetto l’ultimo secondo? Tutti sanno tutti. Chi deve sapere sa”.
Il mercato è finito. Da 1 a 10 quanto è soddisfatto della rosa? “Non penso tocchi a me parlare dare giudizi o fare valutazioni sulla rosa. Ci sono gli addetti ai lavori che sono molto più bravi. Non ho mai dato una valutazione della rosa e mai la darò. Posso dire che quello che con quello che mi è stato messo a disposizione dobbiamo fare il massimo. Dobbiamo lavorare su quello che abbiamo oggi”.
Gli arbitri parleranno di più dopo le decisioni al VAR. Cosa pensa di questo cambiamento? “Le polemiche non sono state nostre, io ho sollevato un problema all’ottava o nona partita e mi è piaciuto aver avuto un riscontro dalla classe arbitrale. Ben venga ogni cosa che possa migliorare la decisione che viene presa e migliorare la trasparenza. Meno ombre ci sono e meglio è, anche per l’arbitro che è tenuto a fare un lavoro molto duro. Andando di più al monitor e dovendo spiegare la decisione in quel momento ci sarà una grande responsabilità, cosa che l’anno scorso non c’era sempre”.
Senza Lukaku il Napoli si sente meno favorito? “Perdiamo un giocatore importante, punto. Abbiamo uno scudetto sulla maglia, per definizione sei fra i favoriti anche se perdi tutti i giocatori. Come ho detto lo scudetto non basta, anche quando eravamo fra i favoriti abbiamo fatto dei disastri. Questo ci deve essere da monito. Vince tutta Napoli, perde tutta Napoli”.
La convivenza fra De Bruyne e McTominay come procede? “Questo è tutto da definire, da testare. Veniamo dopo un mese di lavoro e viene difficile dare dei giudizi. Non sono per le parole ma per i fatti, parlare giusto per non ha senso. Il campo deve parlare, qualsiasi domanda frulla nella vostra testa dico che bisogna aspettare il campo e le partite vere”.
Tra i 7 e gli 8 mila tifosi e sold out col Cagliari. Questa spinta della piazza quanto è benzina nelle gambe e nella testa? Può rappresentare un boomerang? “Il Napoli l’anno scorso ha sofferto?! E allora due anni fa c’è stato il morto! Se per voi è sofferenza vincere lo scudetto io alzo le mani e mi ritiro L’ambiente, mi sembra di averlo detto prima, non può stare con noi se vinciamo e contro di noi se non vinciamo. Il vero tifoso sta sempre con la squadra. L’anno scorso abbiamo dimostrato di poter reggere le pressioni vincendo lo scudetto. Ora ci apprestiamo ad una nuova stagione, ognuno può pensare quello che vuole. Bisogna parlare poco, lavorare e fare i fatti. Io sono per l’essenza, testa bassa e pedaliamo se no facciamo come due anni fa che nella zona imputati sono andati sul banco degli imputati solo calciatori e presidente. Metteremo pressione positiva non negativa. Se volete metterla voi quella negativa… Aiutiamo questi ragazzi, hanno vinto due scudetti nel giro di tre anni, questo rimarrà nella storia, indelebile. Chis e lo dimentica vada a baciare la figurina di questi ragazzi”.
Cosa l’emoziona di più di questo inizio? “L’ultima volta che eravamo favoriti siamo arrivati decimi. Modric e De Bruyne? Parliamo di due grandissimi calciatori ma parlerà il campo, che possa intrigare o meno bisogna giocare. Allegri è un grande allenatore, la storia parla per lui. Sarà un campionato molto difficile, molto equilibrato, è tornato Sarri e Gasperini è andato alla Roma che nella seconda metà del campionato ha fatto più punti di tutti. Il ritorno di Pioli. Armiamoci che ci sarà da combattere”.