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Conte in Conferenza Stampa: “Stiamo costruendo le basi per il Napoli del futuro”

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Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa durante il secondo giorno di ritiro precampionato Dimaro 2025 del club partenopeo:

Abbiamo iniziato un progetto nuovo insieme al club partendo da basi molto limitate diciamo. Siamo partiti da u decimo posto e l’obiettivo è di cercare di creare basi solide che possano durare nel tempo nei miei 3 anni di contratto. Basi che il Napoli possa usufruire per tantissimo tempo, io sono un costruttore e l’ho fatto con altri club. Abbiamo raggiunto un obiettivo incredibile, non era una cosa prevista, sia come struttura che come preparazione in pochissimo tempo. Non dimentichiamo, però, che per me non cambia niente. Il lavoro di ricostruzione e di inserimento di pezzi affinché queste fondamenta possano diventare solide continua. Siamo tutti concordi nel pensare e nel dire che il progetto continua ma continua con uno scudetto sul petto che è un bel vedere”.

Su De Bruyne: “Dirlo oggi al primo giorno di ritiro diventa difficile, dobbiamo trovarci a fine anno e capire e vedere l’impatto che avrà avuto. Parliamo di un calciatore che non ha bisogno di presentazioni, volevamo alzare la qualità della rosa e con lui la alziamo, parliamo di uno dei centrocampisti migliori del mondo. Adesso è con noi per affrontare una nuova sfida e una nuova situazione. È un ragazzo che si è calato molto bene nella realtà, siamo contenti di averlo con noi. In un processo di strutturare una squadra lui è già affermato non come gli altri che stanno arrivando, che consideriamo bravi ka giovani. Rimarranno a Napoli per tanti anni e io dovrò essere bravo a migliorarli”.

Sui nuovi arrivi: “Sono due situazioni differenti, De Bruyne è un calciatore conosciuto, uno che ha già raggiunto livelli altissimi nella sua carriera. Ha fatto questa scelta perché lui ha ancora voglia di mettersi in gioco e di fare un’esperienza in un paese come il nostro. Lui è un prospetto già affermato, gli altri sono ragazzi che abbiamo visto del valore in loro. Vengono ad un’età completamente diversa e vengono per cercare di strutturare il Napoli per il futuro. Diamo il tempo a questi ragazzi di ambientarsi. C’è da lavorare come sempre ma siamo convinti che la strada sia quella di creare una struttura solida anche quando andrò via tra 5 7 o 10 anni. Penso che questa sia la cosa più bella per Napoli e per i tifosi, dare stabilità al Napoli è al cosa prioritaria in questo momento”.

Analizzando il suo percorso in Serie A, quale squadra pensa possa avere la fame di dare fastidio al suo Napoli? “Sono stato equo nella situazione, parliamo di tutte e 3 le big italiane che sono state tra virgolette spodestate, questo è motivo di orgoglio. Noi dobbiamo pensare a noi stessi non agli altri. Dobbiamo pensare a crescere anche se è inevitabile che quando hai lo scudetto sulla maglia parti favorito fra i favoriti, è una cosa naturale. Sappiamo benissimo che dopo il ciclo della Juventus negli ultimi anni si sono succedute squadre diverse, questo per far capire la difficoltà. Difficoltà che iol Napoli ha già provato 2 anni fa. Questa esperienza deve dare un po’ di forza a tutto l’ambiente e a far capire che non sarà facile. Dobbiamo essere molto compatti, le cose comunque non saranno mai facili in assoluto. Palo per tutte le squadre”.

Cambiano gli obiettivi e le competizioni, in tanti vi danno come favoriti. Come si gestisce la pressione? “Penso dia ver appena risposto. Abbiamo uno scudetto sulla maglia e per definizione partiamo favoriti fra i favoriti. Non ci dobbiamo sottrare per timore o nasconderci. Abbiamo fatto tanto per cucirci lo scudetto sulla maglia. L’annata dovrà essere molto stimolante per vedere come e quanto riusciremo a difendere questo scudetto. Non dobbiamo scordarci il passato, dalle cose negative dobbiamo trarre insegnamenti per il futuro e mi auguro che sia di insegnamento anche per l’ambiente. Saremo sempre molto umili e dediti al lavoro mentre l’ambiente dovrà essere molto intelligente. O si vince tutti o si perde tutti”.

Quali sono gli obiettivi? “Il presidente non mi fissa nessun obiettivo, penso sia molto intelligente su questo punto di vista. Se fossi presidente non fisserei mai obiettivi. L’obiettivo è quello di rendere orgoglioso il popolo napoletano, lo stesso dell’anno scorso. Coi tifosi si è creato un rapporto importante, tutti i sold out nonostante si sapessero le difficoltà. Penso che l’anno scorso abbiamo reso orgoglioso il popolo napoletano, siamo stati una squadra che oltre il risultato si sudava la maglia”.

Lo slogan Amma Faticà ha segnato la stagione scorsa. Oggi quale slogan sceglie? “Appena finito il campionato me lo chiesero. Amma Faticò Again. Se vogliamo rimanere sempre sul Napoletano possiamo fare Amma Fatica ma cchiu assaj. Rimaniamo sempre in tema. L’anno prossimo avremo la Champions la Coppa Italia e la Supercoppa in Arabia. Ci stiamo attrezzando per competere e per rendere orgogliosi noi stessi e i nostri tifosi”.

Quest’anno lei parte con tutti i titolari e dei rinforzi già in ritiro. Quanto è importante questa cosa? “L’importanza è notevole. Nel nostro albergo vedevo un po’ la foto dell’anno scorso e faceva riflettere. Il percorso fatto nel primo anno ed a inizio stagion di quest’anno. L’anno scorso siamo arrivati con tanti ragazzi e con pochi che sono rimasti. Se andiamo a vedere i calciatori che sono rimasti poi penso che fossero 6 o 7. È inevitabile che quest’anno torniamo con lo scudetto sul petto e con tutti i calciatori confermati dall’anno scorso. Stanno arrivando anche altri calciatori, da giugno abbiamo sposato insieme una visione che guarda al futuro. Stiamo seguendo la linea che abbiamo tracciato. Oltre ad alzare la qualità della rosa abbiamo la necessità di implementare a livello numerico al rosa per il numero di impegni che abbiamo. Questo non deve esser preso sottogamba. Stiamo creando una situazione per cercare di creare una struttura molto solida che duri nel tempo e che non cada giù al primo soffio di vento”.

Come cambia la preparazione in funzione della nova Champions? “Il ritiro non cambia più di tanto, costruiamo delle basi per costruire l’annata. Cambierà durante l’anno, non avremo più una settimana di tempo per lavorare. Per questo motivo devi essere bravo a sfruttare qualsiasi tipo di momento. Dopo la partita si può dare quel qualcosa in più a chi non ha giocato o ha giocato poco. L’anno scorso la nostra forza è stata questa, chi è entrato in momenti di difficoltà stava bene. Erano in perfetta forma perché sono stati professionisti super seri ad allenarsi nonostante lo spazio ridotto. Dobbiamo essere bravi a sfruttare qualsiasi tipo di spazio per tenere la rosa allenata. Dobbiamo alzare la qualità anche per questo”.

Lucca parte come alternativa a Lukaku o i due possono coesistere? Come stanno buongiorno e Gilmour? “non possiamo pensare a fare il titolare e il non titolare. Abbiamo così tante competizioni che ci sarà spazio per tutti. Dobbiamo implementare una rosa che non era ed attualmente non è ancora adatta a tutte queste competizioni. Lo stiamo facendo un uno sguardo al presente ed uno al futuro. I calciatori che stanno arrivando non hanno raggiunto ancora il picco, io dovrò essere bravo a farli crescere per alzare ancora di più il livello. Il mio lavoro sarà fondamentale, tanti hanno scelto questa situazione perché sanno che ci può essere un miglioramento di carriera importante. Lucca, Lang, Marianucci e presto Beukema. Sono buoni giocatori ma loro per primi vogliono crescere. Questo ci porterà benefici. Nel tempo questi son calciatori che prendi per esempio Rrahmani, oggi è un calciatore importante ma quando l’abbiamo preso dal Verona non era così. Sarà lo stesso per gli altri. Cerchiamo di prendere calciatori che sposano la causa. Lavoro alla base di tutto poi appartenenza e attaccamento alla maglia. Se sposano questi principi ben venga. Buongiono ha subito questa operazione e ci auguriamo possa tornare disponibile nel giro di 3 settimane. Gilmour si è fatto male in Nazionale. Qualche problema di adduttori, monitoriamo bene la situazione. È inutile forzare, siamo all’inizio”.

Per non andare lontano, hai già individuato un punto da migliorare? “Noi come ho detto prima sul discorso del ritiro dello scorso anno, partivamo da zero l’anno scorso. Oggi partiamo dopo 1 anno di lavoro, c’è una base importante sui cui ci baseremo e cercheremo di migliorarla. Già ho fatto vedere alcuni video di cose positive e cose che siamo riusciti a fare grazie alla loro dedizione. Con un anno di lavoro in più non si parte da zero, per me e per i ragazzi è molto importante., Al tempo stesso dobbiamo cercare di introdurre i nuovi in questi meccanismi. Dobbiamo essere bravi a fargli capire cosa abbiamo fatto e cosa possiamo fare e dove possiamo migliorare. A olivello difensivo siamo stati brai ma dobbiamo migliorare il numero di gol, non siamo stati così realizzativi lo scorso anno. C’è sempre da migliorare, sia la fase difensiva che quella offensiva. Dobbiamo cercare di inserire anche calciatori con più gol in rosa, l’anno scorso me ne lamentai un po’, ma stiamo cecando di sopperire”.

Lei è un uomo che mediaticamente spacca. Il partito degli anti Conte muove critiche sul suo cammino europeo. È più stimolante rispondere a queste critiche? “Sicuramente per me e anche per la squadra sarà stimolante tornare in Champions. Io le faccio una domanda, lei sa quante volte ho partecipato in Europa? Da allenatore? 6 annate, due con la Juventus una col Tottenham e 2 con l’Inter. Prendendo sempre squadre in ricostruzione. Posso capire che mi si chiedano sempre miracoli ma ci sono fatti che non possono essere tralasciati. In Champions devi costruire, sicuramente devo avere più pazienza e restare in un club per più anni, solo così costruisci un percorso in Champions, però ho sempre lasciato una struttura che ha preso anche le sue soddisfazioni. Forse fossi rimasto per tanti anni la storia sarebbe stata diversa. 6 partecipazioni sono davvero poche, Guardiola ha vinto una Champions col City, il PSG l’ha vinta solo adesso. A chi dice certe cose dico di accertarsi prima. I nostri parametri rispetto all’Europa sono impari. Il mercato che fanno le altre squadre… Andiamo a botte di 100 milioni. Sappiamo chi siamo e siamo orgogliosi, ma sappiamo i nostri limiti ed è giusto che li rispettiamo. I nostri incassi sono ¼ rispetto a queste squadre e la possibilità di spesa è completamente diversa. Sedersi in pole position significa andare in questo tipo di situazioni. Dobbiamo cercare di fare il nostro meglio e dare fastidio in tutte le competizioni. Saremo armati, questo deve essere il messaggio”.

Los corso anno eli ha detto Amma Faticà. Questo è patrimonio della Val di Sole. Ricordo i 300 volontari che lavorano nel ritiro. Ha trovato miglioramenti nelle strutture e in tutte le cose che la nostra squadra ha fatto? “Sicuramente rispetto all’anno scorso abbiam trovato una struttura molto più attrezzato, soprattutto il campo, sinceramente l’anno scorso non era a livello. Quest’anno in grande sinergia si è lavorato insieme ed abbiamo trovato un campo ed il campo dietro in ottime condizioni. Una situazione completamente diversa, anche la palestra. Complimenti a chi ha migliorato la struttura”.

De Bruyne come si inserirà nel centrocampo del Napoli? C’è la possibilità di cambiare vestito tattico? “De Bruyne se vaia vedere come giocava col Manchester City lui è un interno di centrocampo che può diventare trequartista. Ha caratteristiche precise e ha grandissima qualità. Quando gli arriva la palla vede cose che tanti altri non vedono. Abbiamo 4 competizioni non iniziamo a dire questo e titolare e questo no, se no cadiamo nel provincialismo. Se pensate se giocheranno sempre gli stessi 11 non siamo costruttivi e non avete capito che spessore vogliamo dare al Napoli per il presente e per il futuro”.

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