È un punto prezioso quello guadagnato dal Napoli all’Olimpico contro la Lazio, non tanto perché muove la classifica ma, soprattutto, perché conquistato in una situazione di emergenza determinata dai vari infortuni e da un mercato di gennaio inadeguato per le ambizioni azzurre. Certo l’aver visto sfumare il successo in piena zona “Cesarini”, lascia inevitabilmente l’amaro in bocca ma in tanti, forse, alla vigilia avrebbero firmato per questo pareggio. Di positivo anche il rientro di Alessandro, Buongiorno apparso già su ottimi livelli, mentre un passo indietro , rispetto ai suoi standard, sembra aver fatto Rrahmani. Protagonista di un’opaca prestazione Anguissa, tra l’altro rimasto in campo fino alla fine nonostante apparisse in chiara difficoltà e questo solleva, inevitabilmente, più di un dubbio sul centrocampista acquistato a gennaio ossia il danese Billing arrivato, ormai, da più di un mese ma che non si è ancora visto in campo. Ormai sono diventate consuetudine anche i soliti errori di Meret, colpevole sia sul primo gol, dove va con la mano molti le così come fatto a Milano contro l’Inter sul tiro di Çalhanoğlu che costò il successo agli azzurri, e sia sul secondo gol della Lazio, quello di Dia arrivato su una conclusione lenta sulla quale il portiere partenopeo parte in ritardo senza darsi la giusta spinta. L’inedito 3-5-2, con il quale il Napoli ha iniziato la gara, non ha, però, del tutto convinto, lasciando spesso l’iniziativa agli avversari. Il pareggio dell’Olimpico, però, potrebbe acquisire ancora più valore ed importanza se l’Inter non dovesse fare risultato domani in casa della Juventus nel derby d’Italia, in un match complicato anche se la Juve di questi tempi non appare certo un avversario irresistibile.
