In vista della sfida contro la Juventus, il tecnico del Napoli, Antonio Conte, è intervenuto in conferenza stampa dal centro tecnico di Castel Volturno per rispondere alle domande dei giornalisti. L’incontro, iniziato alle 14:30, è stato l’occasione per riflettere sul percorso della squadra e sugli obiettivi futuri.
Alla domanda su come si senta rispetto ai tempi della Juventus, Conte ha dichiarato: “Gran parte della mia vita calcistica l’ho trascorsa lì, ma cerco di essere migliore rispetto a ieri e anche a 24 ore fa. Ho 55 anni e tante esperienze importanti, in Italia e all’estero. Per rimanere competitivi bisogna evolversi continuamente, sia dal punto di vista tecnico che umano. La passione per questo lavoro mi spinge a dare sempre il massimo, anche se brucia molte energie.”
Riguardo al percorso del Napoli, Conte ha preferito mantenere i piedi per terra: “Non possiamo pensare di essere già arrivati dopo soli sei mesi di lavoro. Serve tempo e costanza per raggiungere certi livelli. Mancano ancora alcune cose, ma stiamo lavorando per ottimizzare il tutto. La crescita è fatta di step graduali, non possiamo alzarci una mattina e dire: siamo pronti a vincere.”
Un tema centrale della conferenza è stato il divario accumulato sulla Juventus rispetto all’andata, con il Napoli a +12 in sole 16 partite. Conte ha risposto con equilibrio: “La Juventus è imbattuta da 21 partite, quindi non parlerei di demeriti. Piuttosto, molti pareggi potevano essere vittorie per loro. Noi, rispetto all’anno scorso, abbiamo colmato un gap importante. Non dimentichiamoci che allora eravamo a 18-20 punti di distacco dalla Juventus.”
Conte ha spiegato anche il famoso episodio del megafono dopo la trasferta a Bergamo: “Non l’ho portato io in valigia, mi è stato dato per ringraziare i tifosi. Era il minimo che potessi fare per chi ha sacrificato tempo per sostenerci. Questo legame con la città è qualcosa che porterò sempre con me.” Sul significato della sfida con i bianconeri, Conte ha scherzato: “Qui ogni partita sembra diversa dalle altre: Napoli-Atalanta, Napoli-Verona, Napoli-Roma… Ogni gara deve essere affrontata per i tre punti, ma è vero che queste sfide ad alta difficoltà servono anche per misurare la nostra crescita. La Juventus è un osso duro, nessuno l’ha battuta finora.”
Infine, il tecnico ha parlato del mercato e delle necessità della squadra: “Ogni finestra di mercato può migliorare una rosa, ma bisogna fare le mosse giuste. In estate abbiamo fatto un lavoro importante, ma servono basi solide e pezzi aggiuntivi per competere a lungo termine. Se non arriverà nessuno ora, lavoreremo con ciò che abbiamo, ma per il futuro sarà necessario rafforzare la rosa, specialmente se torneremo in Europa.” Un aggiornamento anche sulle condizioni di Alessandro Buongiorno, reduce da un infortunio: “Ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, ma sta completando la sua preparazione fisica. Non forzeremo i tempi, aspetteremo che sia lui a sentirsi pronto per rientrare.”