Nel corso del Social Football Summit in corso a Roma, evento dedicato all’industria del calcio, un’occasione di condivisione e confronto sul presente e il futuro del settore che ha visto la presenza di oltre 150 speaker e di tutte le istituzioni sportive italiane, il direttore sportivo del Napoli,Giovanni Manna, ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate dal sito di Sky Sport: “Il campionato è lungo. Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo cercando di tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis e siamo focalizzati su quello.
Non mi dà fastidio sentir dire che sono giovane, all’inizio però porta complicazioni perché ti trovi a parlare con persone che ammiravi in TV. Io ho un profilo un po’ diverso perché non sono un uomo che ha giocato, oggi, però, la nostra figura sta cambiando”.
Sui diritti d’immagine punto focale di tutti i contratti del Napoli Manna chiarisce:“Mi sono trovato la prima volta quest’anno a pensare a questa cosa, in alcuni casi mi sono dimenticato. Io prima convinco il calciatore e poi limiamo i dettagli”.
Sulla sua esperienza napoletana, il DS continua:“Come dico spesso, è importante restare focalizzati sui momenti della stagione. Bisogna restare lucidi sia nei momenti negativi che in quelli positivi, Napoli una città calda che ci sta dando davvero tanto, non me l’aspettavo. Ogni giorno ti trovi in situazioni dove la gente ti chiede e ti senti in dovere di dare. L’anno scorso è stato complicato ma loro sono rimasti positivi. L’aspettativa è alta perché due anni fa abbiamo vinto un campionato. In questo momento noi non pensiamo a quell’obiettivo. Dobbiamo restare concentrati. La mia esperienza ora è estremamente positiva. De Laurentiis ha uno spessore di un certo tipo. Da fuori ero preoccupato ma posso dire che sono contento. Ci ha lasciato lavorare. La scelta dell’allenatore è stata fondamentale. Io ho 36 anni e mi ha aiutato avere un allenatore del genere. Posso dire senza vergognarmi che è stato un allenatore preso anche a tutela mia. Dopo Juventus-Frosinone mi chiama un numero che non conoscevo e non rispondo. Lo stesso numero mi richiama il giorno dopo, rispondo ed era il dottor Chiavelli. Dopo ho parlato con la Juventus ed ho incontrato il dottor Chiavelli, ma quando ti chiama una società importante come il Napoli non puoi dire di no. All’inizio non ho avuto paura, poi un pochino sì”.
Sul suo rapporto con Conte Manna prosegue: “Il primo incontro fu a casa sua. Prima cosa ci siamo conosciuti perché non ci eravamo incontrati alla Juventus, voleva conoscere la squadra mentre per il piano economico aveva già parlato con il presidente e subito disse che Di Lorenzo e Kvara non andavano toccati. Noi avevamo il diktat di fare il mercato con l’uscita di Victor, perché Victor voleva andare via. Questo è risaputo e non dico nulla di nuovo. Poi non abbiamo ceduto Victor ma per quanto aveva lavorato bene il Napoli negli anni precedenti siamo riusciti, comunque, a fare mercato”.
Nessuna novità sul rinnovo di Kvaratskhelia: “Noi vogliamo premiare il suo percorso nel Napoli, il giocatore, comunque, ha altri due anni con noi. Dobbiamo trovare l’accordo su ogni punto, ne abbiamo già parlato e se non si sbloccherà ne riparleremo a fine stagione. Siamo d’accordo con il calciatore di non distrarci dal campo”.
Su eventuali operazioni sul mercato di gennaio Manna spiega:“Stiamo sempre attenti per migliorare la rosa attuale, se a gennaio ci dovessero essere le occasioni giuste le coglieremo anche se va detto che, comunque, abbiamo investito molto e le cose vanno fatte con un senso logico”.
La chiusura è sull’operazione McTominay: “All’inizio lo volevo in prestito. Come l’ho preso? Con un po’ di fantasia”.