Conferenza stampa di Gotti alla vigilia della trasferta di Napoli. Un Lecce fortemente rimaneggiato sia per problemi oggettivi ma anche per scelta del tecnico salentino che preferisce non rischiare giocatori acciaccati, per una gara sulla carta proibitiva, per preservarli in una gara alla portata come quella con il Verona atteso martedì allo stadio di Via del Mare: “Se l’imminente successivo impegno con il Verona può influenzare qualche scelta? Certo, in particolare per quanto concerne le situazioni più incerte sotto il profilo della condizione, mentre non ho dubbi su chi sta benissimo. Al contrario non posso rischiare chi sta meno in forma, sono situazioni mezze e mezze. Cerco di arruolare tutti quelli che è possibile arruolare”. Sull’eventuale undici da mandare in campo Gotti pare avere scelte obbligate: “Chi a destra per Guilbert? Non so dire chi sia più pronto tra Pelmard e Jean con accentramento di Baschirotto. Probabilmente vedremo tutte e due le soluzioni perchè non so se i ragazzi hanno i novanta minuti. Sarà solo il campo a rispondere. Banda l’ho trovato bene ma non l’ho voluto sovraccaricare, considerando che dopo Napoli ci sarà un solo allenamento pre Verona. Tuttavia il suo mi sembra un percorso positivo verso il completo recupero. Berisha? Ancora non è con la squadra”.
Sull’avversario che lo attende domani e che guarda tutti dall’alto, il tecnico giallorosso conclude: “E’ il Napoli in sé ad essere pericoloso. Ci sono aspetti importanti, leggi semplici del calcio. Gli azzurri, squadra di altissima classifica, che prende tre gol nella prima partita e due nelle altre sette partite, questo vuol dire che sono cambiate le misure della squadra. Non perdono giocatori nella fase difensiva per poi sfruttare le qualità di alcuni elementi. Lo sta facendo bene e ne sta venendo premiato”. Solo 18 giocatori di movimento tra i convocati con ben sette attaccanti: “Dorgu? Tornerà a giocare dietro a sinistra. Per sostituirlo in avanti ci sono invece varie opzioni”.



















