Vittoria di carattere, di sacrificio e di qualità quella degli azzurri che pur non brillando inanellano la quinta vittoria su sette partite disputate che vale il primato solitario in classifica. Un Napoli che, dopo avere sofferto nel primo tempo l’organizzazione ed il pressing asfissiante dei lariani, è venuto fuori nella ripresa quando, complice anche l’ inevitabile calo fisico degli uomini di Fabregas, ha messo in campo voglia, cattiveria, solidità e la grande qualità che abbonda in rosa. Un Napoli che, in attesa dei risultati delle più immediate inseguitrici, per capire se si può già parlare di fuga, arriva alla sosta godendosi il primato solitario. In un campionato che sembra ancora non avere un padrone e che non ha messo in luce nessuna squadra capace di ammazzare il torneo, il Napoli di questo avvio di stagione, con gli ampi margini di miglioramento ancora da sfruttare, da la sensazione di potere essere nel gruppo di vertice a pieno titolo. Miglioramenti che riguardano specialmente alcuni uomini che potrebbero risultare devastanti come Lukaku che, nonostante stia risultando determinante, appare ancora lontano dalla migliore condizione così come Kvaratskhelia che appare svagato e nervoso. Le alternative a Conte, però, non mancano e con la gestione della settimana tipo questa squadra può veramente bruciare le tappe di un progetto di ricostruzione e far tornare a sognare un popolo ed una città che già ieri dagli spalti del Maradona hanno rispolverato i cori inneggianti al “sogno nel cuore”.