Il Napoli non va oltre il pareggio contro una modesta Fiorentina e, a meno di un miracolo, dice addio alle già flebili speranze di guadagnarsi l’ottavo posto che vale l’accesso alla Conference League. Un Napoli che paga ancora una volta l’inadeguatezza di molti giocatori e di un allenatore che anche oggi ha palesato i suoi evidenti limiti nel leggere e gestire la partita: incomprensibile, ad esempio, la sostituzione di Kvaratskhelia a beneficio di un giocatore che rasenta il ridicolo, quel Lindstrom incapace addirittura di riuscire a battere in maniera decente una punizione dal limite. Sono arrivate anche tante conferme come quella di Meret improponibile in una squadra di prima fascia e lo stesso dicasi di Olivera e Cajuste. Di Lindstrom inutile parlare così come dell’imbarazzante Raspadori, 70 milioni in due praticamente buttati, a conferma del disastro sportivo ed economico di una società non strutturata e con poche competenze tecniche. Un’annata disastrosa sotto tutti gli aspetti, un futuro a tinte fosche che non lascia presagire niente di buono con il suo padre padrone che, mentre le altre hanno già disegnato la futura stagione, continua a dire tutto ed il contrario di tutto risultando in ritardo su tutta la linea tecnica in barba a qualsiasi progetto tecnico laddove ci fosse qualcuno in grado di poterlo disegnare.
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13 Ottobre 2025
